Brahim Diaz mattatore degli ultimi anni non è più tra le file del Milan, gli sguardi saranno tutti su Leao.
L’eco della sfida passata tra Milan e Juventus al Meazza rimbomba ancora nei corridoi di San Siro. Circa un anno fa, la coreografia tattica di Pioli aveva orchestrato una vittoria per i rossoneri, con Brahim Diaz in veste di protagonista. Oggi, con Diaz assente, chi sarà il nuovo mattatore a sfidare l’ordine difensivo juventino?
L’ultima volta, la mossa geniale fu quella di posizionare Diaz sulla fascia destra, un cambio di posizione che disorientò la difesa bianconera. La “licenza poetica” concessa a Diaz, gli permise di orchestrare il gioco a suo piacimento, creando scompiglio tra le file avversarie.
L’arte del numero 10
Quest’anno, lo scettro del numero 10 passa a Rafa Leao, il quale, pur agendo da una zolla opposta rispetto a Diaz, porta con sé la stessa aura di creatività. Il calcio fluido di Leao ha già mostrato in questo inizio di stagione la sua capacità di dettare i ritmi del gioco, di trovare spazi inaspettati e di creare superiorità numerica con il suo dribbling pungente.
L’asse Leao-Pulisic potrebbe rappresentare una nuova variante tattica. Mentre Leao attrae l’attenzione sulla sinistra, Pulisic potrebbe trovare spazi sulla destra, creando un doppio problema per la difesa avversaria. La loro asimmetria in campo, se ben orchestrata, potrebbe aprire squarci profondi nella retroguardia bianconera.
L’ingegneria del gioco
Il Milan, con la sua nuova configurazione, cerca di replicare l’impresa dell’anno scorso. La geometria in campo, l’arte del possesso palla e la creatività individuale saranno le chiavi per scardinare l’ordine tattico imposto da Allegri. Ogni mossa sarà cruciale, ogni scelta potrebbe determinare l’epilogo di questa nuova pagina di storia calcistica scritta sul verde palcoscenico di San Siro.
Il duello tattico tra Pioli e Allegri è pronto a vivere un nuovo capitolo, con le scelte degli allenatori che potrebbero ancora una volta determinare il destino della partita.